Mi chiamo Carla Bissi (no… non “quella” … purtroppo io sono stonata come una campana), ho la passione per la fotografia e per i viaggi, sono nata a Bari, vivo dove richiedono i miei servizi a lungo termine e sono consulente e blogger freelance dal 2008.
Sono specializzata in content marketing, chief content officer e social media strategy, insomma tanti bei paroloni per dire che mi occupo di comunicazione aziendale.
Ma cos’è la Comunicazione Aziendale?
Se proviamo a fare una ricerca in internet per “comunicazione aziendale” verrà fuori un po’ di tutto… si parlerà di: marketing, vendita, leadership, team building, team working, pubblicità, comunicazione efficace, tecniche di persuasione, comunicazione interpersonale, branding, customer care, comunicazione d’impresa, comunicazione creativa, social media marketing, eccetera eccetera…
Insomma, cos’è davvero la “comunicazione aziendale” nessuno te lo dirà direttamente, forse perchè è tutte queste cose messe insieme, amalgamate sapientemente e fruite nelle giuste dosi a seconda delle necessità specifiche di ogni realtà lavorativa.
Molto banalmente posso dire che la mia attività comprende sia l’analisi del sito e individuazione delle sue carenze dal punto di vista della comunicazione, che la gestione dei contenuti e la successiva pianificazione di azioni per dare visibilità al sito.
Odio fare esempi, ma talvolta serve, qualche anno fa proposi a un mio cliente che stava per ricevere il suo nuovo sito web dal mio collega che si occupa di web solutions, di implementare nel sito un blog. “Un blog?” – mi rispose !!! “per scriverci cosa?” aggiunse, dicendo di occuparsi di materassi e non di culinaria dove avrebbe potuto postare ricette. Gli spiegai il concetto di “creazione del bisogno” … un bisogno si ha solo quando la mancanza è percepita dall’individuo, e render questa mancanza percepita è compito dell’azienda che vende il prodotto mancante.
Quindi scrivere qualche articolo nel blog in cui parlare dell’importanza della qualità del sonno, e dei miglioramenti che si possono apportare al nostro organismo con un riposo adeguato (su di un prodotto adeguato), avrebbe generato questo bisogno anche in chi non l’aveva.
Insomma… faccio un lavoro che (ad esser sinceri), le piccole e medie aziende poco comprendono ancora, e mi piace pensare che, a conti fatti, il mio apporto è sempre stato proficuo e utile a chi ha creduto nelle mie competenze.